Equilibrio interiore: la meditazione sotto alla Piramide

La meditazione sotto alla piramide crea un equilibrio interiore, e una connessione energetica con il cielo e con la terra, ci si sente protetti e si ha la sensazione di poter vivere questo grande Universo.


J. Krishnamurti così definisce la Meditazione: “La meditazione è la negazione assoluta di tutto ciò che la mente ha accumulato. Il conosciuto è l’osservatore, e l’osservatore vede solo attraverso il conosciuto. L’immagine appartiene al passato e la meditazione è la fine del passato”

Per parlare della meditazione dobbiamo partire dalla concentrazione, e parlare anche della contemplazione.

La concentrazione è una tecnica attraverso la quale si concentra l’attenzione su un simbolo, annullando tutti i pensieri che non riguardano quel tipo di situazione.

Durante una concentrazione si possono creare pensieri, o visioni, che vanno al di là del simbolo osservato, ma l’importante è riuscire a non vedere altre cose, e tener ben fermo nella mente il simbolo oggetto della concentrazione.

Se durante la concentrazione dovessero arrivare pensieri inconsci, il simbolo inizierà a muoversi, e questo sarà l’indicazione che la concentrazione non è veramente attuata.

La concentrazione permette alla mente di non pensare, di fermarsi, e di entrare in un momento di “pace interiore” 

Dalla concentrazione si può passare a una  fase contemplativa, prima di avvicinarsi alla Meditazione. 

La contemplazione è un termine la cui etimologia è composta da “cum”  “templum” e “actio”, che significa “agire con il tempio” che è il luogo e l’Universo che sta dentro e fuori dell’uomo, per cui la contemplazione  porta a contattare il tempio interiore.   

Contemplare indica un’azione di fronte all’oggettività dell’immagine, e il suo  scopo è quello di entrare in contatto con il centro interiore per arrivare ad una trasformazione della coscienza.

Durante la  contemplazione si annullano i pensieri, si attivano i centri dell’inconscio, e si deve cercare di comprendere l’immagine che tra tutte le visioni che appaiono è importante o significativa.  

Questa immagine sarà l’oggetto della meditazione.

Meditare significa seguire un’onda pensiero, entrare in contatto con la vibrazione mentale del pensiero, che riguarda quelle che sono le tre energie dell’uomo: il pensiero, il sentimento e l’azione.

Durante una meditazione si deve agire in modo sacro, perché la meditazione non è pensare, non è riflettere, ma passando attraverso il vivente della sostanza, dell’immagine, della parola, della preghiera, si vanno a modificare le energie.  

Il pensiero diventa vivente, si concentra su una situazione, ed a quel  livello tutte le immagini e le simbologie vanno verso una direzione e la formano, e non solo danno risposta ma agiscono, e tutta la meditazione agisce.  

La “visione” è successiva alla meditazione, e rappresenta il comprendere immediatamente la realtà: è un’intelligenza immediata che si sviluppa, contemporaneamente  alla situazione, in quanto entrare nella visione significa vivere la visione, agire nella visione, e qui non ci sono più tecniche poiché si diventa componente della visione. 

Parlando della forma piramidale prendiamo in considerazione la PIRAMIDE DI CHEOPE che si trova in Egitto, nella Piana di Giza. 

Questa piramide è molto interessante perché è stato oggetto di molte sperimentazioni che ci hanno aiutato a capire le qualità e le possibilità che ci può offrire.

Attualmente questa piramide viene usata come strumento radionico per riequilibrio energetico. 

Sappiamo che per gli Egiziani le piramidi  rappresentavano costruzioni sacre edificate principalmente per creare luoghi che dovevano interagire con le qualità energetiche delle persone, e per offrire un punto di accesso per la vita nell’aldilà, erano quindi associate a ritualità religiose. 

Tra le molte qualità che abbiamo scoperto sappiamo che sotto un modello a forma piramidale l’attività cerebrale dell’uomo può passare, per mezzo di stimoli energetici, da uno stato Beta della mente cosciente ad uno stato di rilassamento proprio delle onde Alfa .

Possiamo quindi affermare che una meditazione, sdraiati sotto la piramide,  risulta più potente e significativa.

Durante una meditazione è importante lavorare per riequilibrare i chakra a chi si trova sotto la piramide.

In base alla loro collocazione sul corpo energetico i Chakra sono collegati a vari stati di coscienza, i primi tre, che sono fisicamente più vicini alla terra, si rapportano con gli aspetti pratici della vita, i chakra superiori rappresentano più aree mentali e spirituali dell’uomo. 

Ogni chakra è associato ad un’importante area della salute psichica umana, ad un elemento, ad un colore, ad un suono e ad una vibrazione. 

Tutti i chakra insieme rappresentano un filo diretto che unisce la polarità della terra e del cielo, della materia e dello spirito. 

Man mano che si risana il corpo i chakra si risvegliano, sono vere e proprie  fonti di energia e porte di comunicazione tra noi e l’universo. 

Meditando sotto la piramide si crea questa connessione energetica con il cielo e con la  terra, ci si sente protetti dalle loro energie, e si ha  la sensazione di poter inviare doni di luce e di amore a questo grande Universo, e a tutti quelli che ne fanno parte.

In un insieme di anime ci si potrà sentire al centro di esse,  risanare le nostre ferite fisiche e interiori e ritrovarci con il pensiero in un vissuto che ci ha confortato e ha cambiato la nostra energia. 

 





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